lunedì 20 settembre 2010


Ai membri di Movimento Sociale Fiamma Tricolore (Pagina Principale)
Luca Romagnoli 20 settembre alle ore 14.35 Rispondi

Una vergogna europea, tale considero la Direttiva europea 86/609 sulla vivisezione degli animali per la ricerca scientifica, che è stata approvata dal Parlamento Europeo nella recente seduta di Strasburgo. Non avrei mai votato una simile inutile, barbara, scientificamente anacronistica disciplina della sofferenza animale; del resto gia nel 2009, poco prima della precedente legislatura votai, insieme a pochi colleghi italiani, contro i prodromi di questa direttiva. E francamente non capisco come gli attuali parlamentari europei, gli italiani nel particolare, anche alcuni che ho conosciuto e avuto
come colleghi e di cui credevo conoscere sensibilità in materia, abbiano potuto votare, emendando in termini addirittura peggiorativi il testo rispetto alla proposta della Commissione Europea. Registro con soddisfazione e ringrazio pubblicamente Cristiana Muscardini e Mario Mauro in particolare, più in generale i pochi colleghi italiani che si sono opposti. Seppure ben lontani dall’abolizione, la vivisezione doveva essere, almeno nelle intenzioni di partenza, ridotta nell’impiego e nelle incivili metodologie. prevedendo una
moratoria per molti settori della ricerca e al contempo l’utilizzo di pratich meno dolorose per le cavie. Nel testo iniziale, concordato fra Commissione Consiglio UE, si intendeva sostenere trasparenza e metodi alternativi. Ma nell’ iter in Parlamento EU, l’attività lobbistica ha ridimensionato la portat riformatrice del testo, e attraverso emendamenti votati in modo bipartizan ha prodotto un testo in assoluta regressione rispetto a quello proposto da Commissione e Consiglio (ad esempio sul riutilizzo della cavia, pratica attualmente vietata, sui Test anche da svegli e senza antidolorifici, sulla sperimentazione anche su cani e gatti randagi, si autorizzano interventi invasivi su animali per scopi didattici, si arriva addirittura ad ammettere forme di tortura.
La Direttiva non potrà comunque nulla contro normative nazionali esistenti piu' restrittive, quali le vigenti in Italia, ma aveva lo scopo di armonizzare le legislazioni dei Paesi dell’Unione (In Spagna, per esempio, la legislazione
permissiva quanto a sperimentazione sulle cavie), e comunque ostacolerà l’ introduzione di nuove norme più restrittive. In Parlamento Europeo, anche questo va sottolineato, lo scontro è stato nel merito della difformità
valoriale quanto a rispetto della vita animale.
8 settembre: una data disonorevole che accomuna ora tanti Paesi dell’Unione.

On. Luca Romagnoli
Segretario Nazionale MS Fiamma Tricolore

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